Chi sia in cerca di uno psicologo a Busto Arsizio, può trovarlo presso il Centro Medico Sant’Edoardo, che, anche per questa disciplina, mette a disposizione professionisti di grande esperienza e con diverse specializzazioni.
Affrontare un colloquio o un percorso con uno psicologo o meglio, uno psicoterapeuta a Busto Arsizio, significa decidere di migliorare la propria qualità di vita, affrontando nodi derivanti da esperienze contingenti come un lutto, un abbandono, una malattia oppure meccanismi più profondi e complessi, magari che affondano le proprie radici nella nostra infanzia.
Ogni percorso è specifico ed il primo passo da fare è quello di incontrare lo psicoterapeuta per un colloquio conoscitivo, in modo da programmare insieme il miglior intervento.
Alcune dinamiche psicologiche, tuttavia, possono essere comuni a molte persone perché individuano una tipologia di reazione e comportamento. Vediamone una.
Il Disturbo Affettivo Stagionale (SAD – Seasonal Affective Disorder)
Di che cosa si tratta? A molte persone accade di sperimentare variazioni del tono dell’umore che seguono l’alternarsi delle stagioni e che si manifestano in inverno tipicamente con segni di depressione, spesso accompagnati da stanchezza fisica e mentale, mentre nel periodo estivo determinano un’aumentata tendenza all’irritabilità, talvolta associata alla comparsa di stati apprensivi o addirittura ansiosi.
Come capire se soffriamo di disturbo affettivo stagionale
La prima importante considerazione da fare è di ordine quantitativo: sentirsi un po’ più stanchi, anche un poco più malinconici e tristi in inverno e un po’ più forti, energici ed efficienti in estate, rientra nella normalità delle possibili oscillazioni del tono dell’umore.
Dobbiamo preoccuparci solo se queste alterazioni interferiscono negativamente sulle nostre attività e sulla nostra vita, e in questo caso contattare un professionista, senza cadere nell’autodiagnosi.
Cause del SAD, Disturbo affettivo stagionale
Tra le cause delle modificazioni del tono dell’umore in concomitanza del cambio di stagione vi è la variazione della durata dell’esposizione alla luce solare, sia in relazione al ciclo giornaliero delle 24 ore, sia in relazione ai più ampi cicli stagionali.
L’esposizione alla luce determina il rilascio di ormoni e di altre sostanze endogene: più stiamo alla luce più saremo energici, dinamici e attivi. È un meccanismo naturale funzionale alla regolazione dei ritmi biologici di animali e piante, a cui anche l’essere umano è naturalmente soggetto.
Il primo ormone a diminuire proporzionalmente alla minore esposizione alla luce è la serotonina (ormone del benessere e del buonumore), la seconda sostanza da considerare è la melatonina (ormone del sonno e del riposo), che invece con la minore esposizione alla luce aumenta.
Chi soffre di disturbo affettivo stagionale in estate ha difficoltà a riposare ed è maggiormente irritabile proprio a causa di una quantità eccessiva di serotonina e carente di melatonina, variazioni che si invertono in inverno causando, dal lato opposto, stanchezza e talvolta depressione.
Oltre alla serotonina e alla melatonina, vi è una terza sostanza la cui produzione viene aumentata dall’organismo con l’incremento dell’intensità e della durata dell’esposizione alla luce solare; si tratta del cortisolo (ormone dello stress).
Anche l’incremento di cortisolo può determinare alterazioni del tono dell’umore, nervosismo e insonnia: in generale, ma ancor più in persone che risultano già soggette a disturbi legati all’ansia.
Quando rivolgersi allo psicoterapeuta
Quando i sintomi dei quali abbiamo parlato assumono un’importanza tale da interferire in misura significativa sulla qualità di vita di una persona, è il caso di ricorrere alla consultazione dello psicoterapeuta, che può intervenire per correggere l’eventuale disturbo o, se è il caso, rinviare ad altro professionista.
Prevenire il SAD o limitarne gli effetti
Ci sono condotte preventive che chiunque può porre facilmente in atto per contrastare la comparsa o contenere gli effetti di questo disturbo.
In generale, è importante prendersi cura di sé stessi, iniziando col dare la giusta importanza al sonno e al riposo e seguire un’alimentazione sana ed equilibrata.
In inverno cerchiamo il più possibile di sfruttare le ore di luce, magari conducendo qualche attività all’aperto. Anche in estate l’attività fisica costituisce un valido alleato per sostenere il benessere psicofisico e contrastare possibili alterazioni del tono dell’umore.
Dr. Giancarlo Guido Lavazza
Psicologo Psicoterapeuta